La società italiana di Neuropediatria (SINP) è stata fondata a Roma il 7 luglio 1976.
In precedenza, alcuni pediatri italiani esperti in neurologia infantile (tra i quali A. Fois,GB. Cavazzuti, P. Iannetti, L.Pardelli, L. Pavone, F. Cordelli) si erano riuniti a Siena nel 1970, per dar vita nel 1972 alla società italiana di elettroencefalografia pediatrica. Questa società aveva già tenuto un congresso a Cesena nel 1973, dedicato alle convulsioni febbrili (organizzatore GC.Biasini), un secondo a Tirrenia nel 1974 (organizzatore L. Pardelli) e un terzo, già denominato congresso di neuropediatria, a Viterbo nel settembre 1975 (organizzato da F. Corbelli). Una volta trasformata la Società di EEG nella SINP, ne fu costituito il Consiglio Direttivo con Presidente Alberto Fois. Proseguirono poi i congressi nazionali con sequenza annuale, sempre trattando esaurientemente i temi neuropediatrici di attualità. Già a Viterbo erano state esaminate le epilessie infantili progressive, nei loro aspetti biologici, immunologici, metabolici, anatomo-patologici, genetici, nosografici (sindrome di West, sindrome di Lennox, epilessia mioclonica, encefalite sclerosante subacuta, e così via), neuroradiologici, terapeutici,neurochirurgici, con la partecipazione anche di relatori stranieri: Gullotta (Bonn), Lyon (Parigi) , Vassella (Berna).
Nel settembre 1976, a Rimini, il congresso affrontò il tema degli idrocefali infantili non tumorali (aspetti fisiopatologici, anatomo-patologici, clinico-diagnostici, evolutivi, chirurgici).
Questo congresso, organizzato da GB. Cavazzuti, consentì anche di verificare il notevole interesse dei pediatri per la Neuropediatria, non solo in rapporto al gran numero delle presenze, ma anche in rapporto alle molte successive adesioni alla SINP.Gli iscritti alla Società arrivano in breve tempo a oltre 80.In varie sedi (Siena, Modena, Roma, Verona, Genova, Pisa, Firenze, Bologna, Catania, Milano, Ferrara,Ancona) e si organizzarono via via piccoli gruppi di lavoro interessati alla neuropediatria , che portarono i contributi della loro esperienza ai successivi congressi.
Lo statuto della SINP precisava che lo scopo dell’associazione era di incoraggiare la ricerca nel campo della Neurologia infantile, per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie del sistema nervoso del bambino, anche con scambi culturali con studiosi stranieri. La SINP si considerava espressione della Società Italiana di Pediatria (essendo la Neuropediatria una sub-specialità della pediatria), benché potessero farne parte, come membri associati, anche specialisti di altre materie, purché svolgessero attività nel settore della Neurologia Infantile. In effetti, soprattutto all’inizio, entrarono nella SINP anche alcuni affiliati alla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile, pur essendo quest’ultima nata come gemmazione della psichiatria dell’adulto (rispetto alla quale i neuropsichiatri infantili hanno peraltro sempre rivendicato l’autonomia culturale e operativa, dichiarando nel contempo di volersi occupare anche della Patologia Neurologica del bambino). Nel giugno 1977 si tenne a Catania il terzo congresso della SINP, delicato ad encefaliti, miopatie, disfasie, organizzato da Lorenzo Pavone.
Il successivo quarto congresso, a Bologna, nel settembre 1978 (organizzatrice Emilia Scanabissi), trattò delle urgenze in Neuropediatria nel neonato, negli stati di male, nei traumi cranici, nelle intossicazioni, nel coma, nonché della diagnosi precoce del danno neurologico pediatrico.
Il quinto congresso ebbe luogo ad Ancona nel settembre 1979 (organizzato da Luigi Piattella), portando importanti contributi sui tumori cerebrali (sui quali relazionarono anche Evrard, Gullotta e vari neurochirurghi) e sugli effetti collaterali dei farmaci antiepilettici.
Nell’ottobre 1980 si svolse a Siena il sesto congresso, organizzato da Alberto Fois, con tavole rotonde sulla sindrome di West(furono coinvolti i rappresentanti dei principali gruppi di lavoro italiani),sui danni fetali da droghe e sulle paralisi cerebrali infantili, con la partecipazione di Fernandez Alvarez (Barcellona).
Certamente nel corso degli anni ’80 la Neuropsichiatria italiana si è andata affermando, in condizioni non facili, come disciplina della pediatria autonoma, riscuotendo anche significativi riconoscimenti internazionali. Ha dimostrato di essere una delle più importanti frontiere della nostra Pediatria, rispondendo alle esigenze che in vario modo si manifestavano nella società e che erano puntualmente espresse dai medici di famiglia (pediatri e non) e da quanti avevano a cuore la tutela della salute dei soggetti di età evolutiva. In questi anni la Società di Neuropediatria ha ottenuto successi anche in ambito universitario, riuscendo ad inserire la materia “ Neurologia Pediatrica” nel gruppo concorsuale di Pediatria, benché la Neuropsichiatria infantile avesse fatto collocare la stessa materia anche nel suo gruppo.
I congressi proseguirono negli anni.